Influenza in forte aumento nei bambini. Il pediatra Farnetani consiglia attività fisica, idratazione e vestiti leggeri in caso di febbre.
L’influenza stagionale sta raggiungendo il suo picco e i bambini restano tra i più colpiti. Secondo l’ultimo rapporto Respivirnet, nei piccoli sotto i 5 anni si registrano ben 43,6 casi per mille assistiti, un dato in crescita rispetto alla settimana precedente. Nonostante l’aumento dei contagi, gli esperti invitano a non allarmarsi: nella maggior parte dei casi, il decorso è lieve e senza complicazioni. Tuttavia, è fondamentale adottare le giuste precauzioni per prevenire il contagio e gestire al meglio la malattia.
Prevenzione: movimento e vita all’aria aperta
Molti genitori, con l’arrivo del freddo, tendono a tenere i bambini in casa per paura che si ammalino. Tuttavia, secondo il pediatra Italo Farnetani ad Adnkronos Salute, questa strategia potrebbe essere controproducente.
“I bambini vanno portati fuori anche se è freddo. In inverno ci sono più malattie non perché il freddo faccia ammalare, ma solo perché si sta maggiormente negli ambienti chiusi”, spiega l’esperto.
L’attività fisica, infatti, aiuta a mantenere l’organismo in forma e a rafforzare le difese immunitarie. “Perciò ben vengano i giochi nei parchi pubblici, le passeggiate in bicicletta, senza timori”, aggiunge Farnetani, sottolineando l’importanza di evitare la sedentarietà, spesso associata a un maggior utilizzo di tablet e smartphone.
Anche il buonumore gioca un ruolo cruciale nella prevenzione. “Lo stress abbassa la risposta immunitaria dell’organismo, mentre il buonumore e la gioia la esaltano”, afferma il pediatra. Per questo, invita le famiglie a non rinunciare alle attività sociali, come i festeggiamenti di Carnevale, preferendo però eventi all’aperto piuttosto che in luoghi chiusi.
Come gestire l’influenza nei bambini
Quando il virus colpisce, è fondamentale adottare le giuste precauzioni per favorire una guarigione rapida e senza complicazioni. Farnetani fornisce alcune raccomandazioni pratiche:
- Evitare l’automedicazione: “Cinque i consigli: evitare l’automedicazione ma consultare sempre il medico; non usare antibiotici di propria iniziativa (solo il medico può decidere quando è utile)”.
- Gestire la febbre nel modo corretto: “Di propria iniziativa i genitori possono somministrare il paracetamolo ogni 4 ore quando il bambino ha febbre, malessere o dolore”.
- Non coprire troppo il bambino: “Quando c’è febbre il piccolo va vestito di meno perché deve poter disperdere il calore e non è necessario stia a letto”.
- Garantire una corretta idratazione: “Non insistere se non ha fame, ma tenere a disposizione sempre una bottiglia di acqua perché in caso di febbre è importante che beva”.
Anche l’ambiente domestico gioca un ruolo chiave nella guarigione. “A casa, una temperatura oltre 20 gradi inizia a essere dannosa, soprattutto per i bambini più piccoli. L’ideale è 19°”, spiega Farnetani, consigliando inoltre di arieggiare i locali almeno 45 minuti al giorno per ridurre la concentrazione di agenti infettivi.
Infine, un piccolo accorgimento per la notte: “Umidificare l’ambiente dove dorme il bambino, mettendo eventualmente asciugamani bagnati sul termosifone o sulle apparecchiature che fanno caldo”.
Seguire queste semplici indicazioni permette non solo di alleviare i sintomi, ma anche di evitare complicanze. La buona notizia? “Per i bambini non è un problema. Infatti, per loro è una malattia che in genere decorre in modo lieve e con scarse complicanze”, conclude il pediatra. Il tutto come riportato da adnkronos.com